mercoledì 19 ottobre 2011

Da Il messaggero..

Ecco un articolo tratto da ilmessaggero.it che ci mostra una realtà americana molto all'avanguardia.

NEW YORK – Una volta c’erano le tavolette ricoperte di cera su cui si scriveva con lo stilus, poi c’è stato il papiro e il calamus, poi la pergamena e le piume d’oca. E infine la carta, le penne stilografiche, le penne biro.
Dagli albori della civiltà, l’uomo ha scritto a mano.

 Fino a che, in epoche a noi vicine, è arrivata la macchina da scrivere, presto spazzata via dal computer. E qualcuno comincia a pensare che tra poco smetteremo completamente di usare carta e penna, e scriveremo solo su tastiere, siano quella del laptop, dell’iPad, dell’iPhone. Perché allora perdere tempo a insegnare l’arte di tenere in mano una penna e di esprimersi in bella grafia? Per i provveditori agli studi nello Stato dell’Indiana, ai bambini delle elementari basteranno un paio d’anni di lezioni di scrittura, giusto per sapere come stringere la matita, dopodichè l’insegnamento della scrittura in corsivo con penna o matita diventerà facoltativa.
Ai bambini verranno piuttosto fatti seguire corsi intensivi di scrittura alla tastiera. 
La notizia è arrivata ieri, per l’appunto in coincidenza con un articolo del New York Times che raccontava come negli Stati Uniti il numero delle banconote in circolazione sia il più basso degli ultimi trent’anni: gli americani usano sempre meno i contanti, e sempre di più la plastica delle carte di credito o delle carte di debito. In fondo si tratta di notizie analoghe : la tecnologia ci allontana inesorabilmente da tradizioni, da abitudini e prodotti familiari.


Ho introdotto l'atricolo sostenendo che questo articolo ci mostra la realtà americana di oggi, ma.. non sarà un pò troppo all'avanguardia?
Lasciando un attimo da parte i giudizi e le contestazioni che si possono fare per questa iniziativa, non possiamo però ignorare una riflessione spontanea circa i nuovi approcci, le innovazioni verso l'educazione e il contesto educativo in generale.

Voi che ne pensate?

1 commento:

  1. Si, pensandoci bene è un pochino spaventoso il fatto che abbiamo praticamente perso i contatti con il mondo reale, materiale e naturale e siamo finiti in un mondo prevalentemente virtuale. Certo abbiamo aperte numerosissime nuove possibilità, che fino a qualche decennio fa erano impensabili, ma tutto ciò non ci starà portando verso una snaturalizzazione??

    RispondiElimina