mercoledì 12 ottobre 2011

Navigando in Internet ho trovato questa intervista fatta al dottor Stefano Vicari all'ospedale Bambin Gesù in cui egli illustra la dislessia in modo piuttosto chiaro, semplice e comprensibile a tutti.  


Ciò che mi ha lasciato però più perplessa è la parte finale dell'intervista in cui il Dottor Vicari sostiene che i bambini con dislessia non debbano leggere, ma utilizzare le cosiddette strategie alternative, come i computer, i supporti digitali, e le sintesi vocali.
Ma io mi chiedo: e quando questi bambini saranno diventati adulti e dovranno leggere velocemente i segnali o le mappe stradali?  O più semplicemente il menù del ristorante? Cioè, quando si troveranno a dover affrontare situazioni e avvenimenti tipici della normale vita quotidiana, come faranno? 
Il mio intento non è sicuramente quello di contraddire o "insegnare" qualcosa  a un esperto e competente in materia, bensì quella di proporre una riflessione circa i numerosi progressi che si stanno avanzando, tralasciando e quasi dimenticandosi anche che certi problemi e disagi prevedono soluzioni che richiedono impegno, sforzo, ingegno, e in cui questi non possono esser sostiuiti da supporti tecnologici e meccanici.
Voi che ne pensate?

1 commento:

  1. Sono d'accordo con te sul fatto che questi strumenti non debbano sostituire completamente la classica forma scritta e la lettura...ma dobbiamo anche pensare che il deficit è quello e così rimane...
    ti riporto l'esempio di un ragazzino di 12 anni che conosco: l'anno scorso non ha conseguito buoni risultati scolastici per cui dovrà ripetere la 1a media...durante l'estate gli hanno certificato una lieve disgrafia probabile causa della sua bocciatura.
    Da ora ha diritto ad alcuni strumenti come per esempio un netbook che gli è permesso usare anche durante l'orario scolastico..con questo strumento riesce a portare a termine compiti che prima non riusciva, ad esempio scrivere un tema o predere appunti! comunque non ha abbandonato l'abitudine di scrivere...nelle ore di matematica dove la scrittura non richiede un grosso sforzo non utilizza il netbook.
    Ha già iniziato a conseguire buoni risultati nelle verifiche grazie a questo mezzo :D

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